Ad uno sconosciuto
ho aperto il mio cuore.
Non conosco il suo nome
non so chi lui sia
non voglio saperlo.
Ancora per un attimo
mi piace pensarlo,
per non scordare il suo volto
la sua figura, quegli occhi
che hanno cercato
forse trovato, i miei
per averne un piacere nuovo
e un indefinibile brivido.
Deve restare senza nome
preferisco.
Continuerò a pensarlo
sempre,
ogni volta che dal mondo
mi sentirò sopraffatta.
Che importa!
Se non potrò nemmeno invocarlo
basterà socchiudere gli occhi
per far tornare di nuovo il sereno...
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.
I commenti dei lettori alla poesia:
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«lo sconosciuto lo conosci da sempre, devi soltanto incontrarlo, gli amori empatici sono i più veri perché ci si innamora di chi ci si deve innamorare. Per empirica esperienza penso questo.» andrea ristori(29/07/2013)
«Nella vita, capita che una persona sconosciuta e incrociata per un brevissimo tratto di cammino, si riveli a noi affine e consolatoria, tanto da rimanere impressa nei nostri cuori e memoria più di compagni di viaggio a cui abbiamo fatto l'abitudine.» poeta per te zaza(15/07/2013)
«Ma che bella... che cuore dolcissimo... che versi... ...che importa... basterà socchiudere gli occhi... e la mente continuerà a volare sospesa su quella nuvola d'amore desiderato...» Antonio Biancolillo(27/06/2009)
«Bella poesia, bel tema; l'amore verso uno sconosciuto, sentimento bello ed intricante! Piaciuta» (27/06/2009)
«...in estasi sono andato quando la lirica ho terminato ,da leggere con gli occhi socchiusi» Michel Capel(26/06/2009)
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