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La voce del mare incitava all'amore
sergio garbellini
| Non mi volevo più innamorare,
perch’ero troppo stanco di soffrire,
ma quando ho visto lei su quella spiaggia
il cuore mi ha ripreso a trasalire!
Con quel costume acceso, rosso fuoco,
e quei capelli biondi sparsi al vento,
m’ha subito destato meraviglia
ed ho provato ... un certo turbamento.
Giocava a palla con un bel ragazzo,
scherzavano entrambi in sintonia,
la palla all’improvviso le è sfuggita
ed è caduta sulla sdraia mia
in mezzo alle mie cosce, son rimasto
alquanto imbarazzato, lei sorpresa
guardava me con senso di disagio
e dopo qualche attimo di attesa
mi s’è accostata e con il sorriso
m’ha detto: “Scusa tanto, per favore
puoi darmi la mia palla, sii gentile,
è stato mio fratello, per errore
me l’ha lanciata forte e m’è sfuggita! ”
... Gliel’ho restituita sorridendo
e lei m’ha ringraziato con un cenno,
aveva un viso magico, stupendo.
Mi sono alzato in piedi e dolcemente
le ho risposto: “Strano, due fratelli
da soli sulla spiaggia e senza amici,
di solito si viene coi drappelli
di giovani e piuttosto organizzati! ”
Lei m’ha guardato in modo indagatore
ed ha aggiunto: “Ed i tuoi amici?
Son tutti in acqua? Tu sei il direttore?”
Scoppiammo entrambi a ridere contenti
ed ho risposto: “Sono qui da solo,
le donne m’han tradito troppe volte!
Soltanto accanto al mare mi consolo!
Le onde mi trasmettono armonia,
le guardo, si rincorrono serene,
in questo modo scaccio quei pensieri
che arrecano soltanto delle pene! ”
Lei m’ha guardato alquanto sbalordita,
non s’aspettava tale confessione
vedendo un bel ragazzo rispettoso
e prese a confidarmi in apprensione:
“E’ il primo giorno che veniamo al mare,
purtroppo per un tragico incidente
i nostri genitori sono morti,
noi siam scampati fortunatamente
ad un tamponamento in autostrada,
seduti sui sedili posteriori
abbiamo riportato qualche danno,
però non grave agli arti superiori!
Sei giorni d’ospedale e siamo usciti,
il lutto ci ha portati in depressione
e dopo vario tempo in clausura
ne stiamo uscendo, ma con discrezione! ”
S’avvicinò il fratello e sorridendo
ci disse: “Manca il prete con l’altare!
Sembrate due perfetti fidanzati ...
vi state intimamente a confessare! ”
...“Mi chiamo Elisabetta, questo è Sandro,
il mio irrefrenabile gemello! ”
Aggiunse lei porgendomi la mano,
risposi: “Molto lieto, son Marcello ...”
... ...
...Così iniziò la storia di un amore
sbocciato per un caso in riva al mare,
la palla tra le gambe ... e due ragazzi
...desiderosi ... di volersi amare! |
sergio garbellini | Poesia pubblicata il 31/05/17 | 2356 letture | 
Nota dell'autore:
«L'amore è un sentimento che nasce all'improvviso e si sviluppa giorno per giorno in seguito ad episodi romantici e coinvolgenti. In questo caso è nato sulla spiaggia del mare e in un momento in cui il ragazzo aveva rinunciato all'amore, ma l'amore è sempre in agguato e il destino pure, così la ragazza era apparsa per far nascere una nuova storia molto più sincera ed importante, dove anche lei in crisi e in lutto aveva bisogno di una spinta psicologica per tornare a vivere, il mare le ha fatto trovare l'amore.»
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.
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